BREVE INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE DIVERSI DAGLI UGUALI.
Andrea Ferrari è Presidente dell’Associazione Diversi Dagli Uguali, nonché fondatore della community sul web denominata Tecnologicamente Abili.
Andrea Ferrari vive a Verona in una casa domotica e mi ha rilasciato una breve, ma significativa intervista che è stata pubblicata sulla rivista Digital Home e che desidero condividere anche in questo blog.
Domanda: Buongiorno Signor Ferrari, di cosa si occupa la Sua Associazione?
Andrea Ferrari: Diversi Dagli Uguali è un’Associazione no-profit nata nel maggio 2005 e persegue esclusivamente finalità di solidarietà e promozione sociale, elaborando e attuando soluzioni e risposte concrete a bisogni reali attraverso il libero incontro tra persone con forti identità culturali, filosofiche o religiose.
Ciò significa – è bene precisarlo con estrema chiarezza – che la mia Associazione non promuove, né pubblicizza, sistemi e/o prodotti specifici di Domotica; tantomeno detiene o commercializza proprie soluzioni.
L’Associazione fa cultura tecnologica, concorrendo alla definizione della risposta concreta al bisogno incontrato, ma sempre ed esclusivamente su libera e personale iniziativa.
Domanda: Cosa è per Lei la Domotica?
Andrea Ferrari: Vivendo da quasi tre anni in una casa domotica e parafrasando la famosa frase di Forrest Gump, potrei paragonare la Domotica a una scatola di noccioline, dove una tira l’altra.
Nel mio caso, una nocciolina è un’autonomia conquistata grazie alle tecnologie.
Il tempo poi fa il resto, consolidando nuove abitudini e stili di vita e rendendo ben presto la fruizione personale delle tecnologie un processo naturale e gratificante.
Domanda: Tecnologicamente abili, dunque?
Andrea Ferrari: Senza dubbio e senza indugio; sono stato uno dei primissimi in Italia ad aver introdotto il termine “diversamente abili” e pertanto l’assioma “tecnologicamente abili” ne costituisce oggi la naturale evoluzione, ma anche un correttivo.
Un’abilità rimane sempre un’abilità: per sua natura non è mai diversa; diverso è il modo con cui la si può esercitare.
Ad esempio, aprire la porta di casa è un’abilità che comunemente si esercita con una tecnologia chiamata chiave; ma se la persona ha un problema a maneggiarla, l’abilità non cambia, occorre una tecnologia diversa per esercitarla.
La Domotica e le tecnologie possono quindi garantire a molte persone disabili le comuni abilità, consentendo loro di esercitarle in maniera personalizzata e diversa dal consueto.
Domanda: Con quale forma di disabilità fisica Lei deve fare i conti ogni giorno?
Andrea Ferrari: Sono affetto dalla nascita da tetraplegia spastica e prima di disporre (finalmente!) della mia casa domotica abitavo necessariamente con i miei genitori.
Andrea Ferrari è Presidente dell’Associazione Diversi Dagli Uguali, nonché fondatore della community sul web denominata Tecnologicamente Abili.
Andrea Ferrari vive a Verona in una casa domotica e mi ha rilasciato una breve, ma significativa intervista che è stata pubblicata sulla rivista Digital Home e che desidero condividere anche in questo blog.
Domanda: Buongiorno Signor Ferrari, di cosa si occupa la Sua Associazione?
Andrea Ferrari: Diversi Dagli Uguali è un’Associazione no-profit nata nel maggio 2005 e persegue esclusivamente finalità di solidarietà e promozione sociale, elaborando e attuando soluzioni e risposte concrete a bisogni reali attraverso il libero incontro tra persone con forti identità culturali, filosofiche o religiose.
Ciò significa – è bene precisarlo con estrema chiarezza – che la mia Associazione non promuove, né pubblicizza, sistemi e/o prodotti specifici di Domotica; tantomeno detiene o commercializza proprie soluzioni.
L’Associazione fa cultura tecnologica, concorrendo alla definizione della risposta concreta al bisogno incontrato, ma sempre ed esclusivamente su libera e personale iniziativa.
Domanda: Cosa è per Lei la Domotica?
Andrea Ferrari: Vivendo da quasi tre anni in una casa domotica e parafrasando la famosa frase di Forrest Gump, potrei paragonare la Domotica a una scatola di noccioline, dove una tira l’altra.
Nel mio caso, una nocciolina è un’autonomia conquistata grazie alle tecnologie.
Il tempo poi fa il resto, consolidando nuove abitudini e stili di vita e rendendo ben presto la fruizione personale delle tecnologie un processo naturale e gratificante.
Domanda: Tecnologicamente abili, dunque?
Andrea Ferrari: Senza dubbio e senza indugio; sono stato uno dei primissimi in Italia ad aver introdotto il termine “diversamente abili” e pertanto l’assioma “tecnologicamente abili” ne costituisce oggi la naturale evoluzione, ma anche un correttivo.
Un’abilità rimane sempre un’abilità: per sua natura non è mai diversa; diverso è il modo con cui la si può esercitare.
Ad esempio, aprire la porta di casa è un’abilità che comunemente si esercita con una tecnologia chiamata chiave; ma se la persona ha un problema a maneggiarla, l’abilità non cambia, occorre una tecnologia diversa per esercitarla.
La Domotica e le tecnologie possono quindi garantire a molte persone disabili le comuni abilità, consentendo loro di esercitarle in maniera personalizzata e diversa dal consueto.
Domanda: Con quale forma di disabilità fisica Lei deve fare i conti ogni giorno?
Andrea Ferrari: Sono affetto dalla nascita da tetraplegia spastica e prima di disporre (finalmente!) della mia casa domotica abitavo necessariamente con i miei genitori.