TECNOLOGIE INNOVATIVE APPLICATE CON SPIRITO INNOVATIVO.
Secondo recenti statistiche, ogni 2 minuti avviene un furto in un'abitazione.
Purtroppo, negli spazi costruiti in cui viviamo la protezione di persone, animali o beni materiali è solo parzialmente garantita dai tradizionali impianti antifurto e antintrusione.
Infatti, sebbene l'evoluzione tecnologica offra sempre spazi di miglioramento, la maggior parte degli impianti d'allarme vengono ancora oggi concepiti e realizzati da progettisti e installatori con scarso spirito innovativo e denotano rilevanti e oggettivi limiti tecnici e fruizionali, ben noti anche ai professionisti del crimine.
Per vivere in contesti abitativi sempre più sicuri e osteggiare una delinquenza sempre più invadente, la tendenza progettuale è diventata quella di allarmare non solo le aree interne all'abitazione, ma soprattutto quelle esterne, come giardini, cortili e terrazzi che sono, tra l'altro, zone solitamente non presidiate e più facilmente accessibili a terzi, in modo da anticipare l'eventuale intervento dell'impianto di allarme e delle relative notifiche, mettendo così anzitempo in difficoltà il delinquente, dissuadendolo dal continuare a perseguire il proprio scopo criminale e, comunque sia, costringendolo a operare e agire con tempistiche più strette e prima ancora di essersi fisicamente introdotto all'interno dell'abitazione. |
LIMITI DELLA PRATICA COMUNE
L'impiantistica tradizionale dei sistemi di allarme e antintrusione perimetrale in aree esterne offre tecnicamente tre diverse tipologie di protezioni: a struttura autoportante, associate a recinzioni e invisibili.
La più comune è quella che prevede l'installazione di vari pali contrapposti attrezzati con sensori radar e barriere di apertura e sfondamento a infrarossi e microonde.
Viene quindi creato un "recinto" allarmato, che dovrebbe essere invisibile, ma che di fatto non lo è a causa della presenza evidente e invasiva dei pali.
Dove non è possibile realizzare un impianto filare ci si avvale delle tecnologie radio creando sistemi ibridi o totalmente senza fili, che però declassano l'impianto e la sua sicurezza intrinseca di funzionamento.
Questa tipologia di impianti rischia poi di risultare un boomerang in quanto può produrre falsi allarmi in quantità industriale generati, per esempio, dal volo rasoterra di uccelli o dal passaggio imprevedibile di cani, gatti o animali selvatici.
I sistemi di protezione perimetrale associati a recinzioni necessitano invece di una struttura portante alla quale fissarli e rilevano le sollecitazioni meccaniche provocate alla struttura che li ospita da un tentativo di intrusione.
Sono comunque sistemi che un ladro esperto può eludere con alcuni accorgimenti, evitando appunto di sollecitare significativamente le recinzioni.
La terza soluzione si basa su sistemi interrati invisibili, che sono pertanto insabotabili poiché appunto non individuabili e non manomissibili.
Trattasi di una sorta di stretto e lungo corridoio o tappeto tecnologico, da posizionare sotto terra, in grado anche di discernere la massa rilevata nel calpestìo sovrastante.
E' una soluzione tecnica molto evoluta e affidabile, ma purtroppo estremamente invasiva e molto costosa.
In questo caso i falsi allarmi diventano rari, ma l'impianto non è tecnicamente realizzabile in qualsiasi contesto abitativo e, non raramente, la sua installazione e posa in opera rischia di diventare molto complessa, onerosa e antieconomica.
Tutte le tradizionali tipologie di protezioni outdoor si limitano però ad allarmare il perimetro della proprietà immobiliare e non l'intera superficie esterna (che può anche essere molto estesa), senza peraltro essere in grado di produrre riscontri documentali delle eventuali intrusioni rilevate, aspetto quest'ultimo che certamente non costituisce un elemento dissuasore per il delinquente.
IMPIANTI CHE VEDONO, SENTONO, REGISTRANO E NOTIFICANO
Nonostante le limitazioni tecniche e funzionali accennate, le nuove tecnologie ci possono dare una mano.
LivingTECH avvalendosi delle tecnologie dell'azienda tedesca Mobotix ha sviluppato e messo a punto un avanzato e innovativo sistema di antifurto e antintrusione outdoor basato sull'impiego di particolari telecamere IP di nuova generazione, funzionanti in modalità Master/Slave e tra loro interoperanti e interconnesse in una architettura di Rete (LAN), raggiungibile e gestibile anche in remoto. Nonostante l'interoperabilità intrinseca, ogni telecamera è funzionalmente autonoma e indipendente. |
Ogni telecamera dispone di un doppio occhio, che può essere attivato sia installando sensori ottici con varie prerogative e lunghezze focali sia sensori termici, in grado quindi di rilevare presenze e movimenti anche nel buio assoluto o in condizioni meteo avverse con nebbia molto fitta.
La tecnologia MxLEO (Lowlight Exposure Optimization) garantisce ulteriori prestazioni qualitative, producendo immagini nitide e dettagliate anche in condizioni di scarsissima illuminazione ambientale.
Oltre a vedere, ogni telecamera può anche sentire e parlare, grazie a microfoni e altoparlanti integrati. Pertanto, l'impianto è in grado di rilevare situazioni d'allarme anche causate da eccessivi rumori ambientali come, per esempio, quelli prodotti dal fragore di una vetrina infranta, mentre gli altoparlanti consentono di riprodurre messaggi, suoni di warning o sirene e notifiche acustiche personalizzate. Il contenuto audio rilevato dal microfono ambientale viene registrato insieme alle immagini video (fino a 42 frame rate al secondo), fornendo quindi un supporto documentale di tutti gli eventi occorsi molto utile e completo. Le registrazioni avvengono in locale su scheda di memoria alla stato solido, di cui ogni telecamera è singolarmente dotata, nonché in backup e in ridondanza su un eventuale dispositivo NAS remotizzato. |
Ulteriori shock detector e sensori PIR all'infrarosso integrati nelle telecamere sono invece predisposti per rilevare tentativi di manomissione, peraltro improbabili in quanto tutte le telecamere vengono montate in posizioni non accessibili, su palo o parete.
Un apposito modulo di I/O (input/output), miniaturizzato, cablato all'impianto, nascosto e reso non accessibile, consente poi a tutte le telecamere connesse in Rete di gestire anche alcune apparecchiature tipiche dei tradizionali impianti di allarme e antintrusione, come sirene, fumogeni e lampeggianti, per implementare interdizioni e visualizzazioni acustiche e visive, ovvero pulsanti a chiave, tastierini tattili, numerici o biometrici, per la volontaria attivazione o esclusione delle notifiche di allarme dell'impianto e di alcune sue funzionalità specifiche.
Lo stesso sistema può essere tecnicamente utilizzato anche per interfacciare le telecamere e l'impianto di allarme outdoor con quello domotico o interno all'abitazione, per esempio qualora si desideri che in caso di intrusione nelle aree esterne vengano automaticamente accese tutte le luci e abbassate tutte le tapparelle.
SENSORE DI ATTIVITA'
Il vero cuore innovativo dell'impianto è però un algoritmo software, denominato MxActivitySensor, che ora con lo sviluppo e il rilascio della release 2.0 permette anche l'analisi prospettica in 3D delle immagini delle telecamere, sia live sia registrate.
Tutte le telecamere dispongono infatti come dotazione standard di un innovativo software veramente unico e all'avanguardia, sviluppato specificatamente per il rilevamento automatico, intelligente e discriminato (anche in 3 dimensioni) di tutti i movimenti individuabili nel campo visivo. Quando è attivato in una telecamera termica, MxActivitySensor è in grado di rilevare piccoli movimenti sia in condizioni di buio assoluto sia durante il giorno, con una precisione sorprendente. |
Le notevoli opzioni di configurazione dell'algoritmo permettono di escludere l'analisi di alcune aree del campo visivo (per esempio, strade pubbliche o pareti esterne con vetrate a specchio), ma soprattutto di discriminare, anche prospetticamente, la direzione dei movimenti (Nord, Sud, Est, Ovest), nonché la dimensione minima ritenuta significativa dei corpi in movimento, trascurando quindi la presenza e il movimento di animali o, casi sempre più frequenti in outdoor, di robot e tagliaerba automatici.
Configurazioni differenti di analisi delle immagini, alternative o complementari, possono coesistere nella configurazione delle telecamere ed essere automaticamente abilitate o temporaneamente escluse anche in funzione di fasce orarie e giorni settimanali.
ASPETTI E VANTAGGI FRUIZIONALI
Prima di tutto, è importante sottolineare che un impianto di questo tipo è sempre e perennemente in funzione, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, anche quando non viene espressamente allarmato.
Ne consegue che l'impianto offre aspetti e vantaggi fruizionali anche a prescindere da eventuali tentativi di intrusione o azioni criminose, per esempio per controllare (e videoregistrare) i bambini che giocano in piscina o le attività dei giardinieri. Ovviamente, gli occhi e i microfoni delle telecamere sono sempre accessibili, anche in remoto, dovunque ci si trovi e in ogni parte del mondo, purché sia disponibile una connessione al web, anche in mobilità. |
Se è previsto un servizio esterno di controllo e vigilanza, anche il personale preposto può disporre di credenziali (Guest) di accesso all'impianto e usufruirne vantaggiosamente.
L'impianto può poi essere allarmato, ossia autorizzato ad attivare e comandare, ovviamente solo in caso di allarme, sirene acustiche e segnalazioni visive, nonché a notificare automaticamente quanto rilevato tramite posta elettronica e/o visualizzando apposite finestre di popup su dispositivi mobili. Nelle mail di notifica degli allarmi, che possono essere inviate a più destinatari, compresa la centrale di vigilanza, oltre ai consueti dati informativi (data, ora e luogo dell'evento) vengono automaticamente allegate anche le immagini live delle relative telecamere acquisite nel preciso momento in cui esse hanno rilevato l'intrusione. Per situazioni di allarme di proritaria importanza nelle mail di notifica l'impianto può allegare persino il videoclip registrato che documenta completamente l'evento. |
Due LED di colore verde e rosso sono presenti anche su ogni singola telecamera installata: quello verde è sempre acceso, mentre quello rosso lampeggia in caso di attività rilevata nel campo visivo e/o in accordo ad altre logiche configurabili.
Ogni qualvolta viene cambiata la modalità operativa dell'impianto (allarmato o meno) ne viene data notifica in tempo reale, sia localmente con un apposito messaggio audio prodotto dall'altoparlante interno a ogni telecamera, sia con una mail informativa inviata a indirizzi predefiniti.